Un Gruppo di confronto e approfondimento clinico per psicologi e psicoterapeuti con pazienti Hikikomori.
Nasce a Roma un Gruppo Clinico Hikikomori per Psicologi che lavorano con pazienti in ritiro sociale volontario. Un progetto che vuole sostenere i colleghi che si confrontano con una delle più grandi sfide della clinica moderna…per non navigare soli in mare aperto.
Cosa significa Hikikomori?
Hikikomori è il termine che dagli anni 80 in Giappone viene utilizzato per definire un fenomeno che in quel periodo si andava delineando con maggiore chiarezza.
Si registrava infatti un crescente ritiro dei giovani dalla vita sociale. Un numero sempre più corposo di ragazzi spariva letteralmente dalla vita scolastica e sociale più ampia per chiudersi in casa se non addirittura nella propria cameretta interrompendo ogni tipo di rapporto con il mondo estero e con la propria famiglia.
Inizialmente era sembrato un fenomeno caratteristico della società giapponese, altamente richiestiva in termini di performance e dalla spiccata struttura matriarcale.
E’ un fenomeno che riguarda anche l’Italia?
Ad oggi le statistiche descrivono una condizione molto meno circoscritta. Si sono moltiplicati gli studi in giro per il mondo e il nostro Paese non fa eccezione. Secondo l’associazione Hikikomori Italia, tra le statistiche in loro possesso e le indicazioni delle associazioni di settore si parla di 100 mila casi probabili.
Ma proviamo a definire meglio il fenomeno Hikikomori.
Come si definisce lo stile di vita di un Hikikomori?
Si parla di ragazzi che in adolescenza decidono di interrompere i rapporti con il mondo esterno. Si tratta di una decisione definita dai diretti interessati spesso come una scelta lucida e consapevole. Vivono in famiglia limitando i contatti con genitori e fratelli al minimo indispensabile. Conducono una vita apparentemente indipendente e parallela a quella del resto della famiglia da cui però dipendono totalmente.
Internet diventa l’unico contatto con il mondo esterno. I videogiochi e i giochi di ruolo su piattaforme on line si trasformano in un surrogato della vita sociale che questi ragazzi riescono a concedersi.
Si tratta solitamente di ragazzi dalle spiccate capacità cognitive che vivono con estrema difficoltà le aspettative proprie e altrui nei loro riguardi.
Spesso nella loro storia si rintracciano esperienze di emarginazione sociale ed episodi di bullismo.
Frequentemente si assiste ad una inversione dei ritmi sonno veglia. La vita di questi ragazzi risulta nel quotidiano assolutamente opposta a quella della famiglia e della società più ampia.
Cosa si può fare?
Sono spesso i genitori a chiedere aiuto per i loro figli. Questi infatti, vivendo il loro stile di vita in modo egosintonico, non riconoscono di aver bisogno di aiuto.
Risulta spesso difficile in una scenario del genere poter improntare un intervento di supporto psicologico e psicoterapico. Per un Hikikomori è impossibile raggiungere settimanalmente lo studio di un professionista. Anche l’idea di permettere a qualcuno di incontrarli nella loro stanza non è da dare per scontata.
Si improntano spesso interventi utilizzando la rete, potendo creare uno spazio di riflessione seppur mediata dai nuovi dispositivi tecnologici. In alcuni casi, con un buon lavoro di alleanza con la famiglia allargata, si possono attivare progetti di intervento domiciliare.
L’esigenza di un Gruppo Clinico per psicologi che lavorano con ragazzi Hikikomori.
L’associazione Fiori d’Acciaio, nei progetti di Compagno Adulto attivati sul territori romano ha incontrato in diverse occasioni ragazzi Hikikomori constatando alcune peculiarità di questi interventi che rendono il lavoro degli operatori particolarmente delicato.
Non esistono scuole di formazione che preparino gli psicologi e gli psicoterapeuti ad intervenire attraverso progetti domiciliari. Inoltre la condizione degli Hikikomori spinge gli operatori a lavorare al limite dei setting sperimentati e studiati ponendo delle importanti sfide in termini di studio e crescita professionale. L’esperienza controtransferale che gli operatori fanno lavorando in questo ambito è inoltre talmente presente e viva da rendere questo tipo di interventi faticosi e delicati da sostenere nel tempo.
E’ nata così l’idea di istituire un gruppo clinico per colleghi che lavorano in un setting domiciliare con ragazzi Hikikomori.
Come è organizzato il Gruppo Clinico Hikikomori per Psicologi?
Gli incontri avranno una cadenza mensile e un costo di 10€ a incontro. Tutti gli incontri saranno incentrati sull’esperienza clinica dei professionisti e sulla necessità di condividere riflessioni e buone pratiche tra colleghi psicologi e psicoterapeuti che lavorano in questo ambito.
I gruppi saranno condotti da Professionisti del settore con una maturata esperienza non solo nel lavoro di Compagno Adulto ma anche nell’attività clinica con ragazzi Hikikomori.
Per informazioni e adesioni è possibile rivolgersi alla Dott.ssa Trecca, Responsabile dell’area di intervento Hikikomori dell’Associazione Fiori d’Acciaio e del Gruppo Clinico Hikikomori. Contatti : 3665455899
Di seguito le date in cui si riunisce il Gruppo Clinico Hikikomori e il link all’evento Facebook
1 ottobre 2019
12 novembre 2019
14 gennaio 2020
25 febbraio 2020
7 aprile 2020
